Marketing PRO: dall’Idea al Successo della Tua Attività Professionale

Marketing PRO - cover articolo 1

Marketing PRO è il modello attraverso cui potrai definire, valorizzare e promuovere efficacemente te stesso e la tua attività nel tuo mercato di riferimento.

1. PRESENTAZIONE DELL’IDEA

La Presentazione dell’Idea consiste in una dichiarazione, breve e concisa, dove riassumi l’essenza del tuo piano Marketing PRO, rispondendo alle seguenti domande:

  • Cosa offro?
  • Dove lo offro?
  • A chi lo offro?

2. OSSERVAZIONE DEL MERCATO

2.1. – Analisi del Mercato
  • Qual è la situazione attuale del tuo settore di interesse?
2.2. – Analisi dello Scenario di Riferimento
  • Esistono dei fattori, di ordine tecnologico, normativo, socioculturale, demografico, che possono influenzare la tua attività?
2.3. – Analisi della Domanda
  • Quanti sono i clienti potenzialmente interessati al tuo prodotto / servizio?
  • Per quali motivi dovrebbero utilizzare il tuo prodotto / servizio?
  • Quali sono le loro abitudini di consumo / acquisto?
  • Dove si trovano?
2.4. – Analisi della Concorrenza
  • Chi sono i tuoi concorrenti?
  • Dove si trovano?
  • Da quanti anni sono sul mercato?
  • Che tipo di prodotti / servizi offrono?
  • Con quali prezzi?
  • Qual è il loro modo di pubblicizzarsi?
  • Quali sono, in sintesi, i loro punti di forza ed i loro punti di debolezza?

3. DEFINIZIONE E SCELTA DEL TARGET 

3.1. – Definizione del Target 
  • Quali sono le fasce di età più interessate al tuo prodotto / servizio?
  • In quale percentuale sono uomini e donne?
  • Quale è il loro livello di reddito?
  • Quale è il loro livello culturale?
  • Quale è la loro classe sociale?
  • Quale è il loro stile di vita?
3.2. – Scelta del Target
  • Quali sono i bisogni del tuo target?
  • Come puoi rispondere ai bisogni del tuo target?
4. Vantaggi Competitivi

In questa parte vengono evidenziate le “Caratteristiche Vincenti” del tuo prodotto / servizio, in ottica differenziante:

  • In relazione ai bisogni del tuo target, in cosa la tua offerta è diversa / migliore?
  • Quali sono i motivi per i quali i clienti sceglieranno i tuoi prodotti / servizi e non quelli dei tuoi competitor?

5. MARKETING MIX

5.1. – Prodotto
  • Quali sono le caratteristiche del tuo prodotto / servizio, in relazione al target che hai individuato?
  • In cosa consiste la qualità del tuo prodotto / servizio?
  • Quale è la gamma dei tuoi prodotti / servizi?
5.2. – Prezzo
  • Quali elementi prendi in considerazione per determinare il prezzo di vendita del tuo prodotto / servizio (prezzi dei competitor, costi fissi e variabili, etc.)?
  • Intendi proporre delle forme di sconto?
  • Come pensi che i tuoi clienti rispondano alle tue politiche di prezzo?
5.3. – Piazza

Dove intendi svolgere la tua attività?

  • Nella tua città di residenza / domicilio.
  • Nella provincia della tua città di residenza / domicilio.
  • Nella regione dove risiedi / domicilio.
  • Nel paese di residenza / domicilio.
  • All’estero.

Come intendi distribuire il tuo prodotto / servizio?

  • In modalità offline (in presenza)
  • In modalità online (a distanza)
  • In modalità ibrida (online / offline)

5.4. – Punto Vendita
Rappresenta lo spazio fisico (studio / ufficio / negozio), nel quale svolgi la tua attività e/o vendi il tuo prodotto / servizio. E’ utile considerare la facilità nel raggiungere ed accedere al tuo Punto Vendita.

  • Accessibile dalla pubblica via.
  • Accessibile da un parcheggio.
  • Accessibile dal luogo di lavoro del cliente.
  • Accessibile dalla casa del cliente.
  • Accessibile alle persone diversamente abili.

5.5 – Pubblicità
E’ rappresentata dai vari canali di comunicazione con i quali pubblicizzi il tuo prodotto / servizio.

  • Affissioni in zona.
  • Quotidiani a diffusione locale.
  • Settimanali a diffusione locale.
  • Pubblicazioni di categoria.
  • Riviste a larga diffusione.
  • Volantinaggio.
  • Radio.
  • Pagine Gialle.
  • Televisione.
  • Internet.
5.6. – Promozione

         Quali strumenti promozionali intendi utilizzare?

  • Autocandidatura.
  • Social Network.
  • Networking.
  • Inbound Marketing.
6.  Investimenti

In questa parte analizza le risorse attualmente presenti e le risorse eventualmente non presenti, rispondendo alle seguenti domande:

  • Di quali risorse (tecniche, personali, economiche) necessiti?
  • Quali e quante risorse hai attualmente a disposizione?
  • Come puoi reperire le risorse attualmente non disponibili?
  • Chi può supportarti nella ricerca delle risorse utili?
7.  Analisi Costi / Ricavi

L’analisi dei costi e della previsione dei ricavi, necessaria per verificare la fattibilità economica del progetto, si attua rispondendo alle seguenti domande:

  • Quali sono i costi / anno, divisi tra spese fisse e variabili?
  • Quali sono le voci di spesa, divise tra fisse e variabili?
  • Quanto prevedi di guadagnare il I°, II°, III° anno?
  • Quando prevedi di raggiungere il Punto di Pareggio?
  • Quando prevedi di superarlo?
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Risorse Interne: Il Tuo Patrimonio Personale

Le Risorse Interne della persona sono:

  • Capacità
  • Interessi
  • Motivazioni
  • Valori

§ La Capacità è la abilità a svolgere una azione, ad agire un determinato comportamento.

Risponde alla domanda: Cosa so fare?

E’ importante effettuare una valutazione delle proprie capacità, al fine di comprenderne la spendibilità nel Mercato del Lavoro, caratterizzando in questo modo il proprio profilo professionale.

  • Valuta la tua Capacità a lavorare con:

Dati / Informazioni.
Cose / Oggetti.
Persone.

§ Gli Interessi rappresentano le proprie preferenze, la ragione a fronte della quale scegliamo di svolgere una determinata attività rispetto ad un’altra.

Rispondono alla domanda: cosa mi piace fare?

La scelta di agire un comportamento piuttosto che un altro, dipende dal tipo di interessi che abbiamo.

  •  Valuta il tuo Interesse a:

Lavorare all’aperto.
Lavorare con i numeri.
Lavorare con macchinari e strumentazione tecnica.
Lavorare svolgendo attività di vendita.
Lavorare in ambito artistico, musicale, creativo.
Lavorare a contatto con le persone.
Svolgere attività di routine e ben codificate.
Lavorare con le persone, in ambito assistenziale.

§ I Valori sono i principi fondamentali che ci guidano nelle nostre attività, ai quali ci atteniamo nel corso del nostro vivere quotidiano.

Rispondono alla domanda: cosa è importante per me?

Tendenzialmente, ci comportiamo in un determinato modo piuttosto che in un altro, in virtù dei nostri Valori. Questo indica l’importanza di avere chiari quali sono e in che modo influenzano il proprio agire.

  •  Valuta i tuoi Valori Personali:

La salute, il benessere fisico.
La stabilità/sicurezza economica.
L’indipendenza personale, vivere seguendo i propri desideri.
La considerazione e l’approvazione degli altri.
Il conformismo, comportarsi secondo una linea di pensiero ritenuta giusta dagli altri.
Il tempo libero, avere la possibilità di dedicarsi ai propri interessi.
L’onestà.

  • Valuta i tuoi Valori Professionali:

Possibilità di apprendere, di imparare.
Avere delle responsabilità.
Facilità di esecuzione dei compiti.
Organizzare e dirigere il lavoro di altre persone.
Alta retribuzione.
Prestigio, avere considerazione e rispetto dagli altri.
Essere accettato dagli altri.
Essere utile agli altri.
Stabilità lavorativa.
Possibilità di carriera.
Creatività, utilizzo della propria immaginazione nella realizzazione di idee e prodotti.

§ La Motivazione rappresenta la spinta all’azione, vale a dire il motivo a fronte del quale le persone agiscono una determinata decisione.

Risponde alla domanda: cosa mi motiva ad agire un determinato comportamento?

  • Valuta le tue Motivazioni Professionali:

La retribuzione.
Ottenere dei risultati.
Lavorare in autonomia.
Avere e gestire incarichi di responsabilità.
L’ambiente di lavoro, la relazione con le altre persone (colleghi, superiori, clienti, ect..).
Ricevere dei riconoscimenti.
Le opportunità di crescita professionale.
Le politiche e le procedure dell’azienda.
La competenza tecnica e gestionale dei superiori.
L’ambiente, le condizioni fisiche del luogo di lavoro.

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Fonte: “Orientare” di Giorgio Sangiorgi – Isedi

Immagine: FreeDigitalPhoto.net – Autore: Stuart Miles

Personal Marketing: Come Promuoverti Efficacemente nel Mercato del Lavoro

Il Personal Marketing Plan è il modello operativo attraverso cui potrai definire, valorizzare e promuovere in modo attivo te stesso e le tue competenze nel mercato del lavoro.

1. PRESENTAZIONE DELL’IDEA

La presentazione dell’idea consiste in una dichiarazione, breve e concisa, dove riassumi l’essenza del tuo Personal Marketing Plan, rispondendo alle seguenti domande:

  • Cosa offro?
  • Dove lo offro?
  • A chi lo offro?

2. OSSERVAZIONE DEL MERCATO

2.1. – Analisi del Mercato
  • Qual è la situazione del tuo settore di interesse, a livello di economia locale?
2.2. – Analisi della Domanda
  • Quanti sono i clienti potenzialmente interessati al tuo prodotto / servizio?
  • Per quali motivi dovrebbero utilizzare il tuo prodotto / servizio?
  • Dove si trovano?
2.3. – Analisi della Concorrenza
  • Chi sono i tuoi concorrenti?
  • Dove si trovano?
  • Da quanti anni sono sul mercato?
  • Che tipo di prodotti / servizi offrono?
  • Con quali prezzi?
  • Qual è il loro modo di pubblicizzarsi?
  • Quali sono, in sintesi, i loro punti di forza e i loro punti di debolezza?

3. DEFINIZIONE E SCELTA DEL TARGET

3.1. – Definizione del Target

A chi mi rivolgo?

  • Aziende multinazionali.
  • Aziende nazionali.
  • Strutture pubbliche.
  • Studi professionali.
  • Associazioni.
  • Negozi.
  • Altro.
2.1. – Scelta del Target
  • Quali sono i bisogni del tuo target?
  • Come puoi rispondere ai bisogni del tuo target?
4. VANTAGGI COMPETITIVI

In questa parte vengono evidenziate le “Caratteristiche Vincenti” della tua offerta, in ottica differenziante:

  • In relazione ai bisogni del tuo target, in cosa la tua offerta è migliore?
  • Quali sono i motivi per i quali i clienti sceglieranno i tuoi prodotti / servizi e non quelli dei tuoi competitor?

5. MARKETING MIX

5.1. – Prodotto
  • Quali sono le caratteristiche del tuo prodotto / servizio, in relazione al target che hai individuato?
  • In cosa consiste la qualità del tuo prodotto / servizio?
  • Quale è la gamma dei tuoi prodotti / servizi?
5.2. – Prezzo
  • Quali elementi prendi in considerazione per determinare il prezzo di vendita del tuo prodotto / servizio (prezzi dei competitor, costi fissi e variabili, etc.)?
  • Come pensi che i tuoi clienti rispondano alle tue politiche di prezzo?

5.3. – Piazza

Dove intendi svolgere la tua attività?

  • Nella tua città di residenza / domicilio.
  • Nella provincia della tua città di residenza / domicilio.
  • Nella regione dove risiedi / domicilio.
  • Nel paese di residenza / domicilio.
  • All’estero.

5.4. – Promozione
Quali strumenti promozionali intendi utilizzare?

  • Autocandidatura.
  • Agenzie per il Lavoro.
  • Uffici placement.
  • Social Network.
  • Networking.
6.  Investimenti

In questa parte analizza le risorse attualmente presenti e le risorse eventualmente non presenti, rispondendo alle seguenti domande:

  • Di quali risorse (tecniche, personali, economiche) necessiti?
  • Quali e quante risorse hai attualmente a disposizione?
  • Come puoi reperire le risorse attualmente non disponibili?
  • Chi può supportarti nella ricerca delle risorse utili?

Scarica la Guida Gratuita “Personal Marketing Plan”: https://alessandrovecchio.com/guide-gratuite/personal-marketing

Colloquio di Selezione: Come Gestirlo al Meglio

Candidato

Il colloquio di selezione del personale è un incontro strutturato orientato alla conoscenza reciproca e allo scambio di informazioni, in relazione ad un’ipotesi di collaborazione professionale.

§ Una definizione di selezione del personale

Il colloquio di selezione è un Insieme di attività che consentono la scelta di n. candidati idonei fra un numero più ampio di candidature, a fronte di n. posizioni aziendali aperte da ricoprire. Si basa sul concetto che qualsiasi lavoro, per essere eseguito con risultati soddisfacenti per entrambe le parti in causa, richiede il possesso nella persona di un insieme di qualità, caratteristiche, interessi, aspirazioni.

§ Il colloquio di selezione del personale

Non è né un esame né una situazione nella quale bisogna recitare la parte del candidato perfetto. Tu come candidato ed il selezionatore quale rappresentante dell’azienda, portate avanti una valutazione per verificare se:

– tu hai le caratteristiche adatte per quel lavoro;

– il lavoro in questione corrisponde alle tue caratteristiche ed ai tuoi interessi.

§ La preparazione al colloquio

Abbiamo risposto alla telefonata, abbiamo fissato data, ora e luogo del colloquio, ci siamo assicurati di avere capito bene tutto, abbiamo chiesto il nome della persona con cui faremo il colloquio, ci siamo segnati anche il nome della persona con cui abbiamo parlato, ora ci prepariamo. “Non avrai MAI una seconda occasione, per fare una buona prima impressione”. Questo pensiero racchiude in sintesi l’importanza di partire bene.

Puntualità. E’ il nostro primo biglietto da visita, arrivare in orario. Attenzione; arrivare in orario significa non solo non arrivare in ritardo (neanche di 5 minuti, in caso telefonare per avvisare. Questo deve accadere per ragioni serie ed assolutamente impreviste, non perché ce la siamo presi comoda), ma anche evitare di arrivare troppo in anticipo. E’ 0K arrivare qualche minuto prima, attendere l’orario stabilito (magari non davanti la porta, con l’occasione ci possiamo prendere un caffè al bar vicino) ed entrare. Se non siamo sicuri dei tempi, del luogo, possiamo fare un sopralluogo il giorno prima, per vedere dove esattamente dobbiamo andare e fare un calcolo dei tempi.

Aspetto esteriore. Fatte salve alcune professioni, in cui è concesso un abbigliamento “eclettico”, è importante presentarsi in modo pulito ed ordinato. Attenzione che gli abiti che portiamo (giacca e cravatta per i ragazzi, un tailleur con giacca accollata e con gonna sotto al ginocchio per le ragazze) siano “comodi” non starci dentro impacciati. La camicia ben stirata e le scarpe pulite. Capelli ordinati, complementi d’abbigliamento non vistosi o eccessivi. In una parola; sobrietà.

Prepararsi rispetto all’azienda. Presentarsi al colloquio con delle informazioni relative all’azienda. Con una rapida ricerca su internet possiamo avere le informazioni fondamentali sul business dell’azienda, sulla mission e vision, sulla sua struttura e presenza sul territorio, etc. Questo a conferma del fatto che non siamo lì senza sapere bene perché, bensì siamo realmente interessati a lavorare per quella azienda.

Prepararsi rispetto alla posizione offerta. Presentarsi al colloquio sapendo per quale posizione siamo stati convocati, leggendo con attenzione l’annuncio al quale abbiamo risposto (in caso di candidatura in risposta). Prepararsi qualche domanda in merito, da porre verso la fine del colloquio.

Prepararsi rispetto a se stessi. Conoscere e saper parlare di sé e di quanto abbiamo scritto nel nostro curriculum vitae. Presentarsi al colloquio con una scaletta già provata, allenarsi a parlare di sé, organizzare un discorso di minimo un paio di minuti nel quale dare una panoramica del proprio percorso professionale e/o di studi. Importante. non eludere o rispondere in modo evasivo alle domande del selezionatore.

§ Durante il colloquio

Sincerità. E’ importante essere consapevoli delle proprie capacità e dei propri margini di miglioramento; dare delle informazioni non veritiere (tipo sul livello di conoscenza delle lingue straniere o sull’utilizzo del pc o di programmi specifici richiesti per una particolare posizione) significa compromettere gravemente il buon esito del colloquio. Alla prima verifica, ad esempio con un colloquio in lingua o una prova tecnica, le informazioni passate saranno poste a verifica.

Ascoltare. La tensione dell’incontro, proporzionale alle aspettative che abbiamo in merito al buon andamento e risultato finale del colloquio, può indurci in tentazione. E’ molto importante riuscire a gestire questa tensione, che di per sé indica interesse e motivazione. Alleniamoci ad ascoltare fino all’ultima parola quanto ci viene detto dal selezionatore, aspettiamo che finisca di porci la domanda, possiamo prendere un paio di secondi per raccogliere le idee e dare una risposta completa. Importante; evitare di rispondere prima ancora che il selezionatore abbia finito di parlare.

Postura e Gestualità. Una buona parte della comunicazione è data dalla comunicazione non verbale, ovvero tutto ciò che è ulteriore al contenuto verbale (la comunicazione non verbale è il modo in cui siamo seduti, come diamo la mano al selezionatore, come – se – guardiamo la persona che abbiamo davanti, come parliamo, se strillando o al contrario sottovoce, etc.). E’ importante stare seduti “comodi” non sprofondare nella sedia né rimanere con la schiena staccata dallo schienale: evitare di dondolare sulla sedia o di “spalmarsi” sulla scrivania del selezionatore: gesticolare in modo composto e misurato, a sottolineare quanto stiamo dicendo: parlare senza strillare e senza bisbigliare, con una velocità “di crociera” senza rincorrere le parole e senza eccessiva lentezza. Guardare la persona con cui stiamo parlando, senza fissarla insistentemente.

Potere Personale. Un aspetto del colloquio di selezione che viene poco considerato è il seguente; come è vero che noi cerchiamo un lavoro, è altrettanto vero che le aziende che aprono un processo di ricerca e selezione hanno necessità di personale. Quindi noi per l’azienda siamo importanti. Siamo nella possibilità di scegliere e decidere se l’offerta che ci viene avanzata è o meno di nostro interesse.

Al fine di poter scegliere con cognizione di causa e, al contempo, dimostrare interesse per la proposta, possiamo porre al selezionatore (a titolo di esempio) le seguenti domande: mi potrebbe parlare dei progetti nei quali ultimamente è stato impegnato chi ha lavorato in questa posizione organizzativa; può darmi ulteriori specifiche del lavoro (chi è il diretto superiore, quale è l’ambiente di lavoro, gli orari previsti, etc.); quale sviluppo di carriera è previsto per questa posizione; la sede di lavoro è questa?

Varie ed Eventuali. Portare con sé una copia aggiornata del proprio curriculum, portare con sé una cartellina con annessi fogli di carta per prendere appunti, portare con sé una penna.

Attenzione! Nel primo colloquio è cosa buona e gradita evitare di porre domande relative all’aspetto economico. In generale, è bene porre queste domande solo dopo aver ricevuto una proposta di collaborazione.

§ Dopo il colloquio

Non tartassate di telefonate il selezionatore o la società di selezione incaricata. E’ 0K fare una telefonata dopo un paio di settimane, per chiedere se ci sono novità e confermare l’interesse per la posizione.

– Inviate una mail di ringraziamento dopo il colloquio.

– Preparatevi a un eventuale secondo colloquio, chiedendovi anche se, veramente, siete interessati alla proposta lavorativa.

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Fonti: “Orientare” di Giorgio Sangiorgi – Isedi / “Il Colloquio di Lavoro” – Le Guide di Job24

Immagine: FreeDigitalPhotos.net – Autore: renjith krishnan

Intelligenza Emotiva: Come Gestire al Meglio Se Stessi e gli Altri

Intelligenza Emotiva

L’Intelligenza Emotiva è la capacità di comprendere le emozioni proprie e degli altri, utilizzare le emozioni nelle scelte importanti, gestire le proprie emozioni e quelle delle persone attorno a noi.

Essere Emotivamente Intelligenti ci aiuta a gestire al meglio la nostra vita privata, il lavoro, e più in generale i rapporti con gli altri.

L’Intelligenza Emotiva comprende tre differenti aree:

Self Awareness: rappresenta la consapevolezza di sé, la capacità di riconoscere qual è lo stato emotivo attuale, quali sentimenti ed emozioni si stanno provando.

Self Management: rappresenta la gestione di se stessi e delle relazioni, la capacità di decidere e scegliere consapevolmente.

Self Direction: rappresenta la capacità di trovare la motivazione, di definire i propri valori ed i propri obiettivi.

Ognuna di queste tre aree prevede e comprende delle specifiche abilità:

Area della Consapevolezza  (Self Awareness): riconoscere e comprendere le emozioni.

Area della Responsabilità (Self Management): gestire le emozioni; gestire le relazioni; sviluppare l’empatia.

Area Prospettica  (Self Direction): trovare la motivazione; perseguire gli obiettivi.

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Fonti: “Intelligenza Emotiva” – Daniel Goleman – Rizzoli / “Intelligenza Emotiva in azione” – Massimiliano Ghini – Gruppo 24 Ore

Immagine: FreeDigitalPhotos.net – Autore: Ambro